Due più due fa sempre quattro? Per un profano dei numeri e della matematica, tra il serio ed il faceto, la domanda potrebbe ben rappresentare lo stupore per una ricerca “astratta”, il cui scopo è alimentare il dibattito all’interno di una comunità di iniziati, avvezzi a simboli e misteri arcani, ignoti ai molti. Il tema oggetto della ricerca “Applying set optimization to weak efficiency”, condotta da Giovanni Paolo Crespi (Ordinario della Scuola di Economia e Management della LIUC) e Carola Schrage (ricercatrice della Libera Università di Bolzano) riguarda proprio uno di questi misteri. Applicando metodologie matematiche innovative, sviluppate da Andreas Hammel (Ordinario della Libera Università di Bolzano) nel campo della cosiddetta set-optimization, nel paper apparso in Annals of Operations Research, vengono dimostrati alcuni rapporti tra le soluzioni di due diversi problemi matematici, completando una catena di relazioni finora non chiusa. Questo genere di risultati permette agli studiosi, anche di discipline diverse dalla stessa matematica, di “raddoppiare” le tecniche per risolvere i propri problemi, come se, di fronte ad un improvviso ostacolo lungo il percorso, si potesse immediatamente cambiare strada, seguendone una libera dal traffico e raggiungendo comunque la stessa meta. La ricerca continua ed estende quanto già pubblicato da Heyde, F., & Löhne, A. nel 2011, rilanciando l’idea di applicare gli strumenti innovativi della set-optimization a problemi che le tecniche più tradizionali avevano lasciato aperti nel campo dell’ottimizzazione vettoriale.

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