Labskill – Next Generation Competences


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Labskill – Next Generation Competences

Chi siamo?

E’ un Laboratorio di ricerca-azione per lo studio dell’evoluzione delle competenze richieste dalle filiere produttive. Un progetto che si propone di analizzare il cambiamento in atto nel mercato del lavoro, per proporre un’offerta formativa che, con adeguati modelli di apprendimento, sia in grado di sostenere lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.

Il focus è sugli ambiti produttivi maggiormente rappresentativi della vocazione manufatturiera lombarda, con un occhio all’intersezione tra filiere diverse.

Il Laboratorio nasce dalla valorizzazione di precedenti esperienze sviluppate dalla LIUC, in particolare SkillMatch-Insubria, progetto finanziato all’interno del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera e focalizzato sul (ri)allineamento tra domanda e offerta di lavoro nell’area insubrica per rispondere ai bisogni – attuali e futuri – delle imprese nei nuovi contesti produttivi.

Cosa facciamo?

Queste le principali azioni in programma:

  • creazione di un sistema di rilevazione periodica (Skill Survey) dei fabbisogni prospettici di competenze e dei mismatch emergenti sul mercato del lavoro, basato sul network di relazioni con le imprese e gli enti di riferimento per il programma;
  • creazione di un Atelier del Futuro in grado di sviluppare analisi di scenari attesi nel 2045 (es. con tecniche di anticipazione-Futures Studies) a supporto della Skill Survey e dell’HR Network;
  • creazione di un network di direttori del personale, manager e imprenditori (HR Network) per monitorare qualitativamente e discutere l’evoluzione della domanda di competenze, nonché per studiare la tipologia di interventi più idonei per sostenere le imprese nella costruzione del patrimonio di competenze (con il supporto del Career Service LIUC e della rete di recruiter);
  • collaborazioni nell’ambito della LIUC Business School.

How to change towards a more sustainable Green Competitive Advantage: Sustainability Orientation, Green Dynamic Capabilities, and Ambidextrous Green Innovation

È possibile far coesistere progresso economico e attenzione per l’ambiente? La risposta a tale domanda costituisce la sfida che l’uomo deve affrontare per perseguire da un lato prosperità economica e dall’altro la sopravvivenza delle nuove generazioni. Le istituzioni hanno una grande responsabilità nell’indirizzare la strada verso un percorso di sviluppo sostenibile, tuttavia, sono le aziende che devono adoperarsi per essere pronte ad affrontare questa trasformazione culturale ed organizzativa.

Il processo di riconversione verso modelli di business maggiormente green è sicuramente complicato, sia per l’alto rischio di fallimento che l’innovazione porta con sé, che per la forte concorrenza esercitata dal mercato e dalla necessità di formare le persone e acquisire le giuste competenze. La tesi magistrale dello studente Nicola dell’Aquila con la supervisione della prof.ssa Eliana Minelli e della dott.ssa Giovanna Afeltra dal titolo “Cambiare per generare green competitive advantage: il ruolo di sustainability orientation, green dynamic capabilities e ambidextrous green innovation” si è prefissata l’obiettivo di rispondere a tali domande. Lo studio promuove come possibile soluzione quella di perseguire il green competitive advantage, ovvero un concetto secondo il quale è possibile ottenere vantaggio competitivo (quindi economico) attraverso la ricerca e l’implementazione di business basati sul riciclo e l’innovazione di tecnologie green.

In questa ricerca si è cercato di mettere in luce le relazioni esistenti tra sostenibilità, competenze e innovazione green, spiegando come queste variabili siano fondamentali alle aziende per attuare il cambiamento di cui necessitano e generare vantaggio competitivo. La ricerca, oltre ad indagare le strategie di innovazione green, pone il proprio focus sulle competenze necessarie alla trasformazione ecologica, attraverso un’enfasi particolare sulla green dynamic capabilities, ovvero competenze dinamiche che si ritiene possano aiutare le imprese a rispondere all’esigenza di una transizione ecologica e di uno sviluppo sostenibile della società umana, così come messo in luce anche dalla Commissione Europea che ha proclamato il 2023, l’Anno europeo delle competenze.

Lo studio condotto in collaborazione con LAB Skill[1], ha previsto la somministrazione di un questionario e lo svolgimento di interviste che hanno permesso di raccogliere le opinioni di dipendenti e dirigenti rispetto alle performance ambientali e competitive delle aziende italiane. I risultati hanno evidenziato come la trasformazione ecologica necessiti a tutti gli effetti di una trasformazione organizzativa delle aziende, e debba essere accompagnata da una serie di azioni realizzate dal management per far sì che i dipendenti sviluppino le competenze green necessarie per affrontare le sfide della concorrenza e del cambiamento che la transazione ecologica porrà sempre più in futuro. I risultati hanno oltretutto messo in luce l’importanza rivestita dall’innovazione green e dell’implementazione di nuovi business green che possano consentire di rendere le aziende più sostenibili da un lato e maggiormente competitive dall’altro, con uno sguardo alle esigenze del mercato sia nel breve che nel lungo periodo.

 

Per maggiori informazioni contattare Nicola dell’Aquila: nicola.dellaquila@outlook.it oppure Giovanna Afeltra al seguente indirizzo e-mail: gafeltra@liuc.it


[1] E’ un Laboratorio di ricerca-azione dell’Università LIUC – Carlo Cattaneo, per lo studio dell’evoluzione delle competenze richieste dalle filiere produttive. Un progetto che si propone di analizzare il cambiamento in atto nel mercato del lavoro, per proporre un’offerta formativa che, con adeguati modelli di apprendimento, sia in grado di sostenere lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.

Nell’ambito del progetto “CROSS-BORDER SKILL (MIS)MATCHING: Azioni, dati e analisi per ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in termini di profili di competenze nello spazio transfrontaliero insubrico” SKILLMATCH-INSUBRIA, è istituito il premio “SkillMatch Award” con lo scopo di premiare le aziende che si dimostrano essere particolarmente sensibili al tema della formazione – “learning friendly company” – e che eccellono in almeno due delle tre categorie del premio, come segue:

  • Politica di formazione del personale: in questa categoria verrà premiata l’azienda che si distingue per aver messo in campo una politica formativa sostenibile nel tempo e particolarmente attenta ai bisogni del personale in tutte le sue articolazioni;
  • Formazione Innovativa: in questa categoria verrà premiata l’azienda che, in risposta a particolari esigenze formative, avrà messo in campo interventi formativi innovativi per metodo, strumenti utilizzati, persone coinvolte, etc.
  • Partnership con il sistema educativo, altre imprese, associazioni e istituzioni: in questa categoria verrà premiata l’azienda che si distingue per la maggiore capacità di fare rete con altri attori del campo della formazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi interni all’azienda e a beneficio della comunità in cui è inserita.

Le regole per aderire sono disponibili scaricando il documento “Regolamento Award” e per candidare la propria azienda è sufficiente compilare il seguente modulo di adesione.

Per maggiori informazioni contattare la segreteria organizzativa degli SkillMatch award dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00:

  • Per le aziende con sede operativa nelle province Italiane di Como, Lecco, Novara, Varese e del Verbano Cusio Ossola contattare: Università Carlo Cattaneo – LIUC Corso Matteotti, 22 – Castellanza 21053 VA | Rif. Dott.ssa Giovanna Afeltra, Telefono: +39 (0)331572269 – Mail: skillmatch@liuc.it
  • Per le aziende con sede operativa nel Cantone Ticino contattare: Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) – Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) – Palazzo E – Via Cantonale 16E, 6928 Manno | Rif. Dott.ssa Ornella Larenza, Telefono: +41 (0)58 666 6729 – Mail: skillmatchaward@supsi.ch

Creazione di un sistema di rilevazione periodica (Skill Survey) dei fabbisogni prospettici di competenze e dei mismatch emergenti sul mercato del lavoro. In una prima fase l’indagine sarà condotta su un campione stratificato di imprese che operano nelle province dell’Insubria italiana nell’ambito di alcuni settori di riferimento per l’area. Seguiranno approfondimenti ed estensioni a livello regionale e nazionale.  Il sistema sarà proiettato verso la conoscenza delle tendenze future, focalizzandosi sulla rilevazione delle criticità del patrimonio di competenze e sui processi di cambiamento strategico, tecnologico e organizzativo in atto e previsti dal campione di imprese rilevanti per gli scopi dell’indagine (si veda l’esperienza di SkillMatchSurvey-Ticino). La survey sui fabbisogni di competenze e sugli scenari futuri produrrà rapporti di ricerca che saranno periodicamente rilasciati su queste pagine.

Labskill: quale mercato del lavoro nell’Insubria del 2045?

Progettare il futuro

Nell’era della policrisi – che ci obbliga a convivere con l’incertezza, gli sconvolgimenti geopolitici, il disastro ambientale – dobbiamo cambiare la nostra attitudine nei confronti del futuro. Si tratta di passare dall’analisi di ciò che potrà essere, che considera i mega trend e immagina il domani partendo dal passato, alla logica dell’anticipazione e della costruzione collettiva di un futuro che sia plausibile ma anche desiderabile, capace di misurarsi con il cambiamento ma indirizzandolo in modo positivo. In questo senso ci vengono in aiuto i metodi e gli strumenti ispirati ai “future studies”, che sono alla base del progetto Skillab. Ci lavora – con l’accompagnamento di facilitatori formatisi all’uso del metodo presso Skopia Anticipation Services – un gruppo di esperti, ricercatori e professionisti, accomunati dalla volontà di immaginare scenari alternativi di sviluppo del mercato del lavoro nell’area insubrica da qui al 2045, per poi identificare una visione condivisa di futuro desiderabile e costruire un percorso di avvicinamento al tempo stesso ambizioso e realistico, fatto di tappe e azioni concrete.

Scenari strategici

Definire scenari strategici alternativi per il metrcato del lavoro e la formazione nell’Insubria è il primo obiettivo di LabSkill. Si tratta di un passaggio fondamentale per accogliere le diverse varianze prodotte dalla realtà, considerando sia i futuri probabili e largamente ipotizzabili sulla base dei macro-trend, sia i futuri possibili / plausibili che potrebbero essere determinati dall’affermarsi di fenomeni oggi prefigurati da segnali deboli o dall’irrompere di fattori inattesi. In questo modo si possono immaginare strategie coerenti di “prefigurazione” pragmatica e realistica di futuri desiderabili anche in presenza di fattori di incertezza incontrollabili. Gli scenari aiutano a comprendere e accogliere le incertezze della situazione e ad usarle nei processi decisionali e nella progettazione sociale ed economica, sono uno strumento per aumentare la resilienza.

Mega trend e assi di incertezza

Il cuore del processo di costruzione degli scenari è l’identificazione dei principali assi di incertezza che definiscono il perimetro dei futuri possibili, entro il quale si iscrivono anche i mega trend con cui inevitabilmente ci troveremo a fare i conti: tendenze demografiche, innovazione e digitalizzazione, climate change. In un’ottica di anticipazione gli scenari sono costruiti seguendo le 4 fasi tipiche di un esercizio di futuro: impostazione, documentazione, visualizzazione, azione. L’esercizio consente di:

  • Effettuare un’analisi sistematica del focus tematico
  • Saggiare la robustezza di precedenti estrapolazioni predittive
  • Aggiornare il paesaggio delle tendenze, scoprire interazioni poco visibili o controintuitive
  • Indicare interventi strutturali da armonizzare con la strategia degli attori locali
  • Integrare specificazioni quantitative per monitorare l’evoluzione dei rischi connessi al focus dell’esercizio e il loro impatto
  • Suggerire un eventuale reframing dell’approccio strategico sul focus dell’esercizio

Backcasting: ritorno al passato

Il secondo obiettivo di LabSkill, una volta delineati i possibili scenari alternativi, è quello di identificare un futuro desiderabile capace di orientare l’azione degli attori in senso positivo, ma anche di aiutarli a mettere in campo le misure di contrasto rispetto a tendenze ed eventi negativi che dovessero manifestarsi nel contesto. L’esercizio di backcasting si propone di ricostruire andando a ritroso nel tempo le condizioni utili e necessarie di avvicinamento al futuro auspicabile: cosa dovrà avvenire nel 2030, e poi nel 2035 e nel 2040, perché la realizzazione di uno scenario virtuoso sia possibile? Si tratta in sostanza di costruire un piano d’azione ispirato ad una visione di medio-lungo termine, le cui radici siano solidamente piantate nel futuro. Tale piano sarà anche uno strumento indispensabile per monitorare l’evoluzione nel tempo degli equilibri del mercato del lavoro, identificare per tempo eventuali fattori di cambiamento destinati a influire sullo scenario stesso, correggere se necessario le azioni intraprese.

Le tappe

L’elaborazione degli scenari, e la loro narrazione, è prevista entro la fine dell’estate 2023. L’identificazione della visione, e la definizione del piano d’azione, nella seconda metà dell’anno. LabSkill si avvarrà dei risultati della rilevazione dei fabbisogni di competenza e risorse umane parallelamente avviata presso un campione di imprese.

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