Trentennale

LIUC chiama a raccolta le imprese fondatrici: una serata che guarda al futuro


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LIUC chiama a raccolta le imprese fondatrici: una serata che guarda al futuro


Se è vero che alla LIUC le imprese sono sempre di casa, ieri, giovedì 13 ottobre, sono state davvero al centro della serata, dal titolo “Da industria di tessuti a fabbrica di talenti, grazie a voi!”, organizzata come momento conclusivo del trentennale dell’ateneo.

E non imprese qualsiasi ma una larga rappresentanza di quelle 300 che nel 1991 hanno reso possibile la fondazione dell’Ateneo. Una scommessa, dopo 30 anni, decisamente vinta.

Nell’intervento di apertura del Presidente della LIUC Riccardo Comerio, il ringraziamento a tutte loro, con “un Grazie forte, sincero e non retorico”.

Comerio – in un discorso che ha spaziato dalle parole di Ferruccio De Bortoli sull’investimento in capitale umano a quelle del Presidente di Confindustria Bonomi all’udienza con Papa Francesco – ha ricordato due elementi che hanno sancito la nascita della LIUC ma soprattutto dovranno caratterizzare il suo futuro, ossia realismo e utopia: “Il realismo della LIUC consisterà nella sua capacità di rinnovare l’offerta formativa perché formi professionisti dalle competenze adeguate ad affrontare e gestire sfide sempre più complesse e situazioni altrettanto imprevedibili, ma anche nell’attenzione alla formazione di cittadini responsabili e solidali. L’utopia consisterà invece nella sua capacità di credere e di impegnarsi perché un mondo diverso sia possibile, così come possibile sarà promuovere e diffondere una economia dal volto umano”.

Nella tavola rotonda, moderata dal giornalista e docente LIUC Gianfranco Fabi, un confronto ricco di spunti fra il Rettore Federico Visconti e due docenti LIUC che da opposte prospettive rappresentano con il loro percorso un forte attaccamento all’Ateneo: Alessandro Cortesi (Ordinario di Contabilità e Bilancio, fra i primi docenti ad arrivare in LIUC 30 anni fa) e Rossella Pozzi (oggi Ricercatrice, dopo un percorso tutto “targato” LIUC, dalla laurea al dottorato).

“Questa sera – ha detto quest’ultima – ci troviamo in un luogo emblematico per il futuro dell’Università, cioè l’i-FAB. Un luogo dove sperimentiamo costantemente le nuove tecnologie e le loro applicazioni, ultima fra tutte il metaverso. Una bella opportunità per i nostri studenti, che sono i primi a comprendere il valore aggiunto della LIUC, ossia il suo rapporto diretto con il mondo delle imprese”.

Nelle parole del professor Cortesi il ricordo degli inizi, di un’avventura sfidante, ma anche un monito ben preciso per gli anni a venire: “La LIUC – ha detto – non si è mai focalizzata sul passato e sulla tradizione, è un luogo dove l’innovazione non è mai stata ostacolata. Siamo competitivi sul mercato ma non possiamo ‘sederci’, il prodotto va costantemente migliorato per stare al passo con i tempi, sia a livello didattico che con l’attenzione ad una ricerca “viva”, calata sempre più nella realtà”.

Non sono mancati i riferimenti agli ultimi anni, resi difficili dalla pandemia, ma affrontati con coraggio e rapidità di azione attraverso una concreta innovazione della didattica. Sempre con uno sguardo al futuro.

“Si parla tanto – ha detto il Rettore della LIUC, Federico Visconti – della cinghia di trasmissione fra scuola, università e impresa ma perché funzioni realmente servono meccanismi ben precisi, fra cui ascolto delle aziende, ricerca applicata, attività delle Business School. Inoltre, l’Università non deve dimenticare che della sua mission fanno parte sia la didattica, sia la ricerca, sia la cosiddetta terza missione. Perché dal rapporto con il territorio nascono opportunità importanti, come l’attività dei donors per attrarre giovani di valore”.

Nel corso della serata, che è culminata con la consegna di una pergamena a tutte le impese presenti quale simbolo tangibile del legame con l’Università, anche l’intervento del Presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi, che ha ricordato il nuovo progetto MILL (Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics). Una “Fabbrica del sapere e del saper fare” che sarà una cabina di regia di competenze e servizi per talenti, giovani, startup, imprese e cluster. L’area in cui sorgerà si trova in una ex area industriale contigua proprio alla LIUC. Uno spazio, quello di MILL, che sarà anche la nuova sede di Confindustria Varese.

Una serata di riflessioni, ricordi ma anche intrisa di futuro. Saranno tante le prossime occasioni per riparlarne, a partire dall’Inaugurazione dell’Anno Accademico il prossimo 7 novembre.

Pubblicato il 14 Ottobre 2022
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