Tecnologie sanitarie e soddisfazione del paziente: lo studio sulla distribuzione dei presidi per l’incontinenza
La ricerca dal titolo “Performance and patient satisfaction of distribution processes of health technologies: real world evidence”, condotta su dati reali del servizio sanitario piemontese, analizza come i diversi modelli di distribuzione dei dispositivi per l’incontinenza (a domicilio o in farmacia) impattino sui costi e sulla soddisfazione dei pazienti. I risultati dimostrano come i modelli di distribuzione misti, ancorché più costosi, garantiscono una fornitura più ampia e dunque percepita come preferibile da parte degli utenti. Lo studio offre spunti concreti per migliorare la qualità dell’assistenza territoriale e la sostenibilità dei servizi, con una possibile scalabilità anche in altri contesti regionali. Lo studio è stato condotto da Erminia Mastrosimone (laureata LIUC), Alessandro Creazza (Professore Associato), Elisabetta Garagiola (Contrattista di Ricerca) e Emanuele Porazzi (Lecturer Senior) e pubblicato su Health and technology.
Sostenibilità ed healthcare: un framework olistico
Garantire la salute delle persone significa oggi anche prendersi cura dell’ambiente. Il settore sanitario, infatti, ha un impatto rilevante sul pianeta, ma finora è mancato un approccio strutturato per valutarne la sostenibilità. La ricerca dal titolo “Seventy-two shades of environmental sustainability in healthcare: a holistic framework proposal”, pubblicata sul Journal of cleaner production e curata da Federica Asperti (Coordinatore Osservatorio PERFORMA della LIUC Business School), Emanuela Foglia (Ricercatrice) ed Elisabetta Garagiola (Contrattista di Ricerca) dell’Healthcare Data Science Lab della LIUC, insieme a Lorella Cannavacciuolo (Professore Associato, Università Federico II di Napoli), Eleonora Gheduzzi (Ricercatrice, Politecnico di Milano) e Stefania Manetti (Ricercatrice, Università San Raffaele Roma), propone un framework olistico per guidare ospedali e organizzazioni sanitarie nella transizione verso approcci sempre più sostenibili. Attraverso una revisione di 72 studi internazionali e la validazione da parte di esperti europei, il modello identifica tre aree chiave — infrastrutture, organizzazione e tecnologia — su cui agire per ridurre consumi energetici, emissioni e sprechi. Questo approccio permette di misurare in modo integrato la performance ambientale delle strutture sanitarie e di orientare decisioni e investimenti secondo principi di sostenibilità, per accompagnare il mondo sanitario verso gli obiettivi “net-zero”, supportando operativamente le direzioni strategiche nell’individuazione delle aree critiche di successo.
