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LIUC e LIUC Business School per il “Premio Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”


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LIUC e LIUC Business School per il “Premio Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”

È Salumificio Fratelli Beretta S.p.A l’azienda vincitrice della XIII Edizione del “Premio Di padre in figlio – il gusto di fare impresa”, la cui Cerimonia di premiazione è andata in scena mercoledì 8 maggio 2024, presso gli spazi del Museo Alfa Romeo di Arese. L’iniziativa è nata nel 2008 per analizzare e valorizzare le esperienze di aziende familiari che hanno affrontato e risolto con successo il passaggio generazionale.

Il Premio è realizzato con il supporto scientifico di LIUC Business School. Inoltre, il Family Business Lab (FABULA) della LIUC, diretto da Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, anche quest’anno ha messo a disposizione gli strumenti di raccolta e interpretazione dei dati, fondamentali per analizzare profondamente e secondo modalità quanto più possibile oggettive le aziende partecipanti.

Questa tredicesima edizione, promossa da Credem Euromobiliare Private Banking, EOS Management Consulting – Glasford International Italy, Pirola Corporate Finance, con il supporto tecnico di IGI Private Equity, ha decretato appunto come vincitore assoluto l’azienda lombarda leader nella produzione dei salumi DOP e IGP, oggi una delle più importanti e rappresentative realtà dell’industria alimentare italiana, presente in quasi tutti i paesi europei ed extraeuropei e fra le più dinamiche e rilevanti nell’export dell’Italian Food.

“Vince il Premio assoluto della XIII edizione del Premio Di padre in figlio – il gusto di fare impresa Salumificio Fratelli Beretta, le cui forti radici, risalenti al 1812, e le 8 generazioni che si sono susseguite, sono la dimostrazione di resilienza e di una ben definita strategia di successione nell’ambito della famiglia. Una famiglia che ha saputo negli anni conciliare: valori, attenzione alla comunità degli stakeholders, rispetto agli ESG e una costante attività di sviluppo internazionale sia in Europa che nel resto del mondo, attraverso acquisizioni e aperture di nuovi siti produttivi.”

Questa la motivazione della giuria composta da Fabio Tamburini – direttore de Il Sole24 Ore e da esponenti del panorama economico, finanziario, accademico e istituzionale tra i quali Anna Gervasoni (Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, membro del Consiglio Accademico e Prorettore della LIUC – Università Cattaneo), Innocenzo Cipolletta (Presidente AIFI e FeBAF), Gianni Brugnoli (Vicepresidente Confindustria con delega al Capitale umano), Giulio Canale (Amministratore Esecutivo e componente del Consiglio di Amministrazione di SAES Getters S.p.A.), Massimo Carrara (Cavaliere del Lavoro e Presidente Cartiere Carrara), Leo De Rosa (Fondatore e Managing Partner dello Studio Russo De Rosa Associati), Massimo Di Terlizzi (Chairman di Pirola Pennuto Zei & Associati); Paolo Gibello Ribatto (Dottore Commercialista e Revisore Contabile e Amministratore Indipendente) e Fabio Storchi (Cavaliere del lavoro, Presidente e Amministratore Delegato di Finregg S.p.A).

A fianco del vincitore assoluto, nel corso della cena di gala il giornalista e direttore de La Ragione, Fulvio Giuliani, ha presentato fra i 32 finalisti, gli 8 vincitori per ciascuna delle categorie indicate nel bando di partecipazione: Irsap S.p.A. per “Apertura del capitale o governance”; Probiotical S.p.A. per “Donne al comando”; Fontana Group. per “Fratelli al comando”; ETERNOO. per “Giovani imprenditori”; Lovato Electric S.p.A. per “Innovazione”; Persico S.p.A per “Internazionalizzazione”; Cosberg S.p.A. per “Piccole imprese”; Lanificio Luigi Colombo S.p.A per “Storia e tradizione”.

In questa nuova edizione del “Premio Di padre in figlio – il gusto di fare impresa”, si è potuto osservare che due terzi delle aziende candidate che si sono presentante con i requisiti di impresa familiare, sede legale in Italia e un fatturato 2022 superiore a 10 milioni di euro, opera nel nord Italia con una storicità media di circa 55 anni e punte oltre 150 anni. 9,2 miliardi di euro è il fatturato totale delle candidature, registrato nel 2022 e l’EBITDA (la marginalità operativa) è pari al 7%.
I settori più rappresentati in percentuale sono: meccanica (13%), manifattura (10%), alimentare (17%), abbigliamento tessile (11%), servizi (7%) e logistica (5%).

Le sfide più comuni che si affrontano nel passaggio generazionale e che sono emerse nelle interviste ai candidati sono riassumibili nella capacità di innovare in un contesto in costante mutamento e nel saper scegliere i collaboratori ed impostare una governance efficace. Naturalmente fra le generazioni ci sono visioni diverse della vita e delle prospettive aziendali, tuttavia resta solida la volontà delle successive di trasmettere la stessa credibilità e affidabilità delle prime.

Pubblicato il 10 Maggio 2024
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