Quale sarà l’impatto socio – economico del reattore sperimentale a fusione realizzato nell’ambito del progetto ITER dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile)? Se ne occupa la LIUC, con un progetto curato dalla professoressa Raffaella Manzini, Pro Rettore alla Ricerca, e da Gloria Puliga, dottoranda in “Management, Finance and Accounting” presso la LIUC – Università Cattaneo e collabora presso il Centro sull’Innovazione Tecnologica e Digitale.

La ricerca sta avendo ampio risalto sulla stampa nazionale:

• Il Messaggero



• Qui Finanza



• Aska News

A oggi, la LIUC, ha verificato come la ricerca e le Big Science siano in grado di generare impatti positivi sulle aziende nel lungo periodo, nonchè sui territori dove le aziende operano. In particolare, attraverso un'indagine sia quantitativa che qualitativa, è emerso che la partecipazione delle aziende al progetto ITER e lo scambio di conoscenza con i ricercatori ENEA, ha generato un notevole beneficio economico, favorito il trasferimento di conoscenze tecniche, permesso di innovare in termini di processo e di prodotto, promosso un impatto reputazionale e di immagine, facilitato l’acquisizione di nuovi clienti e l’ingresso in nuovi mercati. Inoltre, grazie ai network creati dalle aziende vincitrici dei contratti ITER è stato generato un impatto sociale positivo sul territorio e sui cittadini.