IEC – Institute for Entrepreneurship and Competitiveness


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IEC – Institute for Entrepreneurship and Competitiveness

Nato dalla affiliazione con l’analogo istituto diretto dal Prof. M.E. Porter presso l’Harvard Business School, l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness è un riferimento in ambito nazionale in rapporto alle tematiche della competitività, dell’imprenditorialità e della strategia. L’Institute ha una faculty internazionale attiva nella ricerca, nella formazione e nell’accompagnamento di imprenditori, imprese e istituzioni.

Ad oggi, si configura come un affermato nucleo di ricerca dedicato ai processi imprenditoriali, innovativi e strategici che accelerano la competitività di imprese, distretti, cluster, istituzioni e territori. La collaborazione con l’Institute costituisce una straordinaria potenzialità e visibilità per partner, sostenitori e membri interni, soprattutto in relazione alla prestigiosa e distintiva affiliazione con l’analogo istituto diretto dal Prof. M.E. Porter presso l’Harvard Business School.

L’Institute opera, inoltre, come catalizzatore di progetti nazionali ed internazionali sui temi oggetto della sua sfera di competenza, anche in unione con altri centri o unità di ricerca di università italiane ed estere.

La faculty è composta da accademici, imprenditori, consulenti e policy maker, nazionali ed internazionali, e opera attraverso la realizzazione di ricerche di base e su commessa, formazione executive e specialistica, eventi di divulgazione e disseminazione.

Collabora infine, con la think tank internazionale Strategique, fondata e basata presso la Harvard University, che fornisce all’Institute il materiale didattico per l’attività di formazione e ricerca relative allo sviluppo di business model innovativi.

 

Principali aree di ricerca

  • Analisi di business model di successo
  • Studio dei processi di imprenditorialità aziendale
  • Progettazione e sviluppo di reti, network e cluster di imprese
  • Piani strategici di territorio/cluster
  • Governance di cluster, cluster management e organization
  • Accompagnamento alla cluster excellence label

Dissemination

L’Institute si occupa, inoltre, della dissemination dei risultati e delle possibili implicazioni delle sue ricerche, attraverso:

  • Organizzazione e partecipazione ad eventi relativamente ai prodotti di ricerca
  • Seminari gratuiti e on-line di teasing per la laurea magistrale
  • Post, newsletter, video/audio podcast sui social media
  • Articoli su riviste professionali, specialistiche e di settore
  • Report propri e report di terze istituzioni

Partner fondatore dell’Institute è l’Institute for Strategy and Competitiveness della Harvard Business School, diretto dal Prof. Michael E. Porter. Nel 2002, il Prof. Porter ha fondato il Microeconomics of Competitiveness (MOC) network per diffondere la propria conoscenza su strategia e competitività a studenti, aziende, leader e policy-maker di tutto il mondo. MOC è oggi un network internazionale ed esclusivo composto da alcuni tra i più importanti ed influenti professori al mondo e a cui l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness aderisce.

La stretta relazione con Harvard Business School è assicurata anche dal ruolo che il Direttore, il Prof. Fernando G. Alberti, ricopre nel network MOC, in qualità di Institutes Council Leader, coordinando gli oltre 40 istituti di competitività affiliati a quello del Prof. M.E. Porter nel mondo.

L’Institute ha un advisory board internazionale, composto da Jorge Ramirez (Harvard Business School); Fred van Eenennaam (Erasmus Rotterdam University); Philippe Gugler (Fribourg University); Mark Esposito (Grenoble Ecole de Management); Ingo Bobel (International University of Monaco); Pablo Collazzo (Vienna University WU); Peter Abplanalp (FHNW University); Jesus M. Valdaliso (University of Basque Country); Amit Kapoor (India Council on Competitiveness). È affiliato ad altri centri di ricerca sulla competitività quali: The Netherland Center for Competitiveness (Olanda), il Lab-Centre for Competitiveness (Francia), il Center for Competitiveness (Svizzera), il Forum de Inovaçao (Brasile).

Cluster Mapping

Consolidando il posizionamento distintivo dell’Institute sul tema dei cluster, concetto di cui il Prof. Porter è il padre scientifico, e dando seguito alle molteplici attività svolte in questi anni sul tema, dalle pubblicazioni scientifiche ai piani strategici del Lombardy Aerospace Cluster o del Lombardy Energy Cleantech Cluster, dalla partecipazione ai consigli di amministrazione di cluster regionali e nazionali alla organizzazione di seminari internazionali per cluster manager, l’Institute ha condotto la prima mappatura dei cluster italiani.

Il progetto si basa sulla metodologia sviluppata ad Harvard Business School dal team del Prof. Porter, ed è stato condotto con il supporto di Richard Bryden, Project Director of U.S. Cluster mapping project. L’obiettivo del cluster mapping è quello di studiare i cluster a livello non solo nazionale e regionale ma, per la prima volta, anche provinciale.


Italian Survey on Competitiveness

L’Institute ha realizzato una versione pilota della nota Survey on Competitiveness realizzata dal Prof. Porter ad Harvard Business School.

La ricerca si connota per essere stata realizzata per la prima volta in Italia, su applicazione del protocollo di indagine originale e sotto la guida di HBS stessa, e per aggregare e guidare il dibattito in corso nel Paese sul tema della competitività.

La survey verrà ripetuta annualmente, estendendo ed aggiornando di volta in volta le categorie di rispondenti.


Imprese iper-competitive

Gli studi sulla competitività passano anche e soprattutto per un’analisi della competitività delle singole imprese, con focus sulle imprese iper-competitive, ovvero di quelle che mostrano vantaggi competitivi nettamente superiori al loro contesto di riferimento. In particolare, operazionalizzando il concetto di vantaggio competitivo introdotto dal Prof. Porter, l’attenzione dello studio si è concentrata sulle strategie adottate da quelle imprese che mostrassero una redditività della attività caratteristica superiore di almeno il 50% rispetto alla media del loro settore.  Dopo aver condotto questa analisi dapprima sui settori del Made in Italy e poi sul Terziario italiano, si è colta una ricetta strategiche invariante, confermata da studi analoghi a livello internazionale. Su tale linea si intende:


Ecosistema imprenditoriale – Index

Inoltre, si vuole qualificare l’attività dell’Institute, e quindi della LIUC, come una voce di riferimento nell’analisi e nel monitoraggio dell’ecosistema imprenditoriale nazionale a cominciare dallo sviluppo di un indice e di un relativo rapporto annuale:

L’Institute è impegnato nello sviluppo di un “indice del fermento imprenditoriale” finalizzato all’analisi e  al monitoraggio dell’ecosistema imprenditoriale nazionale. Il progetto, ispirato al Surge City index della rivista della Silicon Valley «Inc.», intende fornire un ranking delle province italiane che stanno emergendo come luoghi in cui è consigliabile iniziare un nuovo business.

Fernando G. Alberti è Professore Ordinario di Economia Aziendale presso la LIUC – Università Cattaneo, dove dirige l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness e il percorso di laurea magistrale in Entrepreneurship and Innovation. È Institutes Council Leader e Affiliate Faculty member presso l’Institute for Strategy and Competitiveness diretto dal Prof. M.E. Porter alla Harvard Business School, ove coordina l’attività dei centri e istituti aderenti al network Microeconomics of Competitiveness. Dottore di ricerca in Economia delle Piccole Imprese, ha studiato alla Jönköping International Business School e alla London School of Economics and Political Sciences.

Ha insegnato presso molti atenei in Italia e all’estero ed è professore a contratto di Economia e Management delle Reti e delle Piccole Imprese presso l’Università di Milano Bicocca.

Le sue aree di competenza riguardano la strategia aziendale, l’imprenditorialità, la competitività di imprese, cluster e territori. È, inoltre, esperto di strategia e governance di imprese famigliari, con particolare riferimento ai processi di successione generazionale, alla definizione di accordi e patti famigliari e alla costituzione e gestione di consigli di famiglia, comitati strategici e consigli di amministrazione. Su questi temi, presiede l’unica commissione nazionale istituita presso l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio, dedicata alla consulenza alle imprese famigliari ed è stato per alcuni anni family business strategist presso Starfin SA, il family office di una nota famiglia imprenditoriale italiana, svolgendo attività di advisory in materia di strategia e governance famigliare per una pluralità di imprenditori ultra-high-net-worth.

Ha partecipato e diretto numerosi progetti di advisory strategico e formazione per primarie aziende famigliari italiane ed estere (Alessi, Rizoma, Geox, Diesel, Illy, Riso Gallo, Yomo, Tenacta, Creta Farm, IpaSud (Despar), Rosenthal-Sambonet, Phonetica, Alfredo Grassi, Malo, D’Addario, Brioni, Caruso, Bobst, Plat.one, Toni&Guy), gruppi internazionali (Deloitte, Philip Morris, McDonalds, Hyperion, Adidas, IKEA, Unicredit, ecc.) e istituzioni (Confindustria Lombardia, CNA, Croce Rossa Italiana, Regione Lombardia).

Svolge attività di ricerca e advisory in materia di competitività e governance per distretti e cluster e ha diretto la stesura del piano strategico per il Lombardy Energy Cleantech Cluster, il Lombardy Aerospace Cluster e il piano strategico di Confindustria Lombardia denominato #Lombardia2030. È stato direttore dell’Osservatorio sul Distretto Tessile di Como ed è invitato permanente nel Consiglio di amministrazione del Lombardy Energy Cleantech Cluster.

È stato Industrial Strategist per la Banca Mondiale e per l’UNIDO, l’agenzia di sviluppo economico delle Nazioni Unite, in materia di piani di competitività per nazioni e cluster.

Referee per banche, istituzioni pubbliche e incubatori in materia di valutazione di progetti imprenditoriali ha seguito i bandi pubblici Start-up e Re-start, ERGON, MIXTAL, SATURNO e MINERVA.

Siede nell’editorial board di riviste scientifiche internazionali, quali: Competitiveness Review, International Journal of Competitiveness e International Journal of Technology Intelligence and Planning.

Consigliere di amministrazione indipendente per varie imprese famigliari nel manifatturiero e nei servizi in Italia e all’estero, siede nei comitati scientifici del CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), della Fondazione Alessandro Volta, del Lab-Centre for Competitiveness della Grenoble Ecole de Management, del Center for Competitiveness dell’Università di Friburgo, del Netherlands Center for Competitiveness e del Fórum de Inovação, Fundação Getulio Vargas. Presiede Strategique, una think-tank internazionale con base ad Harvard.

Jessica D. Giusti

è Ricercatore di Economia Aziendale presso la LIUC – Università Cattaneo. Svolge attività di ricerca e formazione presso l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness. Ha conseguito il Master in Management della Piccola e Media Impresa presso LIUC, è PhD Candidate in Gestione Integrata d’Azienda (area di Strategia e Imprenditoralità). È Affiliate Faculty member presso l’Istituto di Strategia e Competitività diretto dal Prof. M.E. Porter alla Harvard Business School.

Le sue aree di competenza interessano la gestione strategica delle PMI con particolare riguardo a: modelli di business aziendale; implicazioni strategiche delle tecnologie di fabbricazione digitale; competitività e governance dei cluster, in particolare in settori creativi e culturali; imprenditorialità in cluster, distretti e reti culturali e turistiche.

Ha partecipato e coordinato progetti di studio e ricerca in collaborazione con enti e istituzioni pubbliche e private tra cui UNIVA, ALI Confindustria Altomilanese, Fondazione Cariplo e Fondazione del Varesotto. Ha partecipato al progetto di ricerca Horizon 2020, DiDIY – Digital Do It Yourself (Commissione Europea).

È stato Direttore di una Fondazione culturale e oggi siede nel consiglio di amministrazione del Teatro Sociale di Busto Arsizio con la carica di consigliere.


Stefania Ferrario

ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Discipline Manageriali, Finanziarie e Giuridiche per la Gestione Integrata d’Azienda presso LIUC – Università Cattaneo. È assegnista di ricerca presso l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness.

È docente di Strategia e Politica Aziendale, Strategie Imprenditoriali e Entrepreneurial Experience presso LIUC – Università Cattaneo ed è stata anche docente di Economia delle Piccole e Medie Imprese. Dal 2015 è tutor del corso di Economia e Gestione delle Reti e delle Piccole Imprese presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il suo ambito di ricerca si concentra prevalentemente su tre filoni rilevanti: competitività, family business e piccole e medie imprese. Da quest’anno è titolare dell’assegno di ricerca del CFMT per l’Osservatorio Nazionale della Competitività delle Imprese del Terziario. Membro della Commissione Family Business dell’Ordine dei Commercialisti di Busto Arsizio e curatore del progetto editoriale da essa sviluppato.

Ha partecipato ad importanti progetti di ricerca anche a livello internazionale: Horizon 2020 – Digital Do it Yourself (Commissione Europea), un progetto commissionato da Philip Morris Italia per lo studio dei settori altamente regolamentati e due progetti di ricerca in ambito family business, uno dei quali conclusosi con la pubblicazione di un libro.

Svolge da anni consulenza in ambito strategico e in ambito family business con particolare riferimento alla gestione del passaggio generazionale e la stesura di accordi famigliari.


Mario A. Varon

è Docente presso la LIUC – Università Cattaneo nella Laurea Magistrale in Entrepreneurship and Innovation. Svolge attività di ricerca e formazione presso l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness. Le sue aree di competenza riguardano business designentrepreneurship e social innovation.

Svolge attività di consulenza per lo sviluppo di business model innovativi, advisory e mentoring in business model generation, sviluppo di prodotti e servizi e business storytelling. Svolge inoltre la funzione di facilitatore in workshop rivolti a imprenditori, dirigenti aziendali e ai loro team al fine di sviluppare la loro creatività e le loro capacità innovative.

È socio fondatore di Strategique, think tank internazionale basata ad Harvard che si occupa dello sviluppo di teorie, modelli e strumenti per supportare imprenditori e top manager nel lancio e nella gestione dei loro business.

Ha lavorato come mentor e advisor per imprenditori e social enterprises in Colombia, Italia, India, Singapore e Stati Uniti, e come Social Innovation Advisor per il governo Colombiano.

È stato selezionato come fellow da Design Impact e Starting Bloc, e per il World Economic Forum per fare parte della Global Shapers Community.


Federica Belfanti

è dottoranda in Management, Finance and Accounting presso la LIUC– Università Cattaneo dove collabora con l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness. Dal 2016, è Affiliate Faculty del curriculum Microeconomics of Competitiveness creato dall’Institute for Strategy and Competitiveness del Prof. Michael Porter presso la Harvard Business School.

Attualmente è tutor del nuovo percorso di Laurea Specialistica in Entrepreneurship & Innovation presso la LIUC- Università Cattaneo e docente sui corsi Entrepreneruship and Regional Competitiveness, Strategic Entrepreneurship, Entrepreneurial Ecosystem e Entrepreneurial Experience.

Le sue aree di competenza riguardano i cluster e in particolare la competitività dei cluster, il cluster management e le cluster organizations.

Attualmente sta approfondendo le tematiche relative a Creating shared value, triple helix model e open innovation approach applicati in contesti di cluster networks al fine di analizzare e approfondire le relazioni esistenti tra i diversi concetti.

All’interno dell’Institute si occupa anche delle attività di ricerca relative ai progetti dell’Osservatorio sulla Competitività delle imprese del Terziario: analisi dell’ambiente competitivo, cluster mapping, imprese iper-competitive.

In passato, ha collaborato con il Lombardia Aerospace Cluster lavorando per due anni nel team della cluster organization e gestendo, tra gli altri, processi di networking interno ed esterno, organizzazione di eventi locali ed internazionali e di percorsi di formazione.

L’Osservatorio, nato su volontà del CFMT- Centro Formazione Management del Terziario, intende monitorare la competitività di imprese e cluster operanti in Italia nell’ampio e diversificato settore del terziario, offrendo loro strumenti, soluzioni e benchmark competitivi nonché occasioni di knowledge sharing e proposte formative.

Attività

Le attività previste dall’Osservatorio sono:

  • Una ricerca annuale basata su fonti primarie e secondarie, ispirata al modello sviluppato dal Professor M.E. Porter per l’analisi delle determinanti della competitività di un territorio. Essa si comporrà di tre focus di analisi principali: l’ambiente competitivo di riferimento, i cluster, la strategia delle imprese.
  • Un evento, di presentazione organizzato congiuntamente con il CFMT, e di condivisione del report annuale con i risultati dell’attività dell’Osservatorio.
  • L’identificazione e la condivisione di best practices, proposte formative e ricette manageriali per comprendere le determinanti della competitività del settore, ripensare i modelli strategici e gestionali alla base della competitività e identificare le competenze necessarie per sviluppare l’imprenditorialità e l’intrapreneurship

Metodologia

L’ambiente competitivo verrà analizzato grazie alla realizzazione della prima edizione italiana della “Harvard Business School U.S. Competitiveness Survey”. L’indagine intende approfondire e analizzare la capacità delle imprese italiane, operanti nei settori del terziario, di competere sui mercati globali. I risultati contribuiranno a valutare e, potenzialmente, migliorare la competitività delle imprese in Italia.

L’analisi dei cluster verrà condotta in collaborazione con Richard Bryden, Project Director of U.S. Cluster mapping project at the Institute for Strategy and Competitiveness of Harvard Business School. L’obiettivo del progetto sarà quello di approfondire le nuove relazioni e connessioni tra il settore terziario e l’impresa manifatturiera, offrendo anche una visione comparata a livello regionale e internazionale.

La competitività delle imprese verrà invece valutata con un’analisi economico-finanziaria sulla base di indici ROE, ROI, ROS e Tasso di Crescita del Fatturato degli ultimi tre anni. La stessa analisi verrà poi condotta su un campione composto solo dalle imprese cosiddette “iper-competitive” del settore terziario (ROI = +50% rispetto alla media del settore per tre anni consecutivi).

Per ciascuna delle tre analisi verranno anche presentate le case histories più significative al fine di comprenderne gli elementi chiave alla base del loro successo (o insuccesso), e individuare le principali sfide imprenditoriali e competitive per le imprese e i manager di oggi.


Governance

Rappresentanti della LIUC Università Cattaneo

Fernando G. Alberti
Direttore Osservatorio Nazionale sulla Competitività delle Imprese del Terziario

Stefania Ferrario
Assegnista di ricerca Osservatorio Nazionale sulla Competitività delle Imprese del Terziario

Federica Belfanti
Ricercatrice

Rappresentanti del CFMT

Pietro Luigi Giacomon
Presidente CFMT

Mario Sassi
Direttore Generale CFMT

Angela Cozza
Responsabile Eventi, Comunicazione e Ricerche CFMT


CONTATTI – Osservatorio del Terziario

Fernando G. Alberti
Direttore
falberti@liuc.it

Stefania Ferrario
Assegnista di ricerca
sferrario@liuc.it

Federica Belfanti
Ricercatrice
fbelfanti@liuc.it

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