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Rilanciare la competitività: nuovo libro della collana LIUC


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Rilanciare la competitività: nuovo libro della collana LIUC


Nulla sarà più come prima. Ma la pandemia può e deve essere letta come un’opportunità di cambiamento irripetibile, anche nell’individuazione e nella definizione di nuovi modelli di business.

Ne parlano Fernando G. Alberti (Professore Ordinario di Strategie Imprenditoriali e Direttore dell’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness) e Federica Belfanti (docente e assegnista di ricerca presso l’Institute) nell’ultimo volume della collana Università Cattaneo Libri, edito da Guerini Next, dal titolo “Rilanciare la competitività. Dalla creazione di valore condiviso al ridisegno dei modelli di business”.

A partire dalle ricerche condotte in collaborazione con CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) e mantenendo come riferimento essenziale gli studi del prof. Michael E. Porter dell’Harvard Business School, gli autori hanno realizzato una serie di interviste coinvolgendo aziende di dimensioni e settori diversi. Sono seguiti poi approfondimenti all’interno dell’Institute che hanno portato a confronti con manager e dirigenti in tutta Italia, anche nell’ambito dei progetti dedicati all’Indice del fermento imprenditoriale e alla Mappatura dei cluster italiani.

Sei le traiettorie individuate nel volume per il ridisegno dei modelli di business: From panic to purpose (ogni impresa deve essere guidata dal proprio scopo, in ottica di creazione di valore condiviso), From prediction to preparedness (le aziende devono sperimentare e mappare i trend a maggior impatto sul proprio business per essere “future ready”),  From transaction to interaction (partnership, collaborazioni, alleanze e relazioni sono indispensabili per superare la linearità delle filiere, in un mondo in cui tutto è interconnesso), From asset to subscription (la relazione con il cliente si fa continuativa ma flessibile grazie alle formule in abbonamento con cui si offre al cliente “una promessa per sempre”), From vertical to horizontal (cadono i confini tra gli ambiti di business e tra mondo fisico e digitale e tutto diventa servizio), From organization to organizing (c’è bisogno di organizzazioni adattive, capaci di rispondere ai trend e alle dinamiche di mercato, ripensando ruoli, strutture, meccanismi operativi e profili di competenza).

L’analisi sviluppata nel libro ha riguardato in modo particolare le imprese cosiddette “top performer”, ossia quelle che si collocano nei percentili più alti per redditività e profittabilità, sia nel manifatturiero che nei servizi. “Sono queste – scrivono gli autori nell’introduzione – le imprese che ci offrono i suggerimenti più interessanti per progettare organizzazioni migliori e per ridisegnare modelli di business. Le top performer si distinguono infatti – soprattutto in momenti di profonda crisi e cambiamento come la fase postpandemica che stiamo vivendo – per un approccio strategico e imprenditoriale caratterizzato da innovatività e proattività, anziché da allineamento alle prassi consolidate, e da una crescita fondata sulla continua identificazione ed esplorazione di opportunità per lo sviluppo di nuove attività e il rinnovamento dei processi”.
Pubblicato il 26 Luglio 2021
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